CINEMA TEATRO APOLLO
Da GIOVEDI 19.12.2013 |
ORARI SPETTACOLI16-18-20-22 |
Scheda Film | |||
Titolo | Colpi di fortuna | ||
Nazione | ITALIA | ||
Anno | 2013 | ||
Genere | |||
Durata | 90 min | ||
Regia | Un film di Neri Parenti | ||
Sito ufficiale | |||
Cast | Con Christian De Sica, Pasquale Petrolo, Claudio Gregori, Luca Bizzarri, Paolo Kessisoglu | ||
Data di uscita | 19.12.2013 | ||
Trama |
Mario e Piero sono amici e colleghi che, dopo aver miracolosamente vinto la lotteria ,smarriscono il biglietto e sono costretti a ripercorrere le tracce di Piero che, dopo una notte da leoni, ha scordato tutto quello che gli è successo. Gabriele è un imprenditore tessile stile Brunello Cucinelli in procinto di chiudere un grosso affare con la Mongolia. Peccato che il traduttore dal mongolo si riveli uno iettatore, e che Gabriele sia terrorizzato dalla sfortuna. Infine Felice è un ex ballerino e padre di famiglia che scopre di avere un fratello minore, Walter, completamente pazzo e deve decidere se prendersene cura o abbandonarlo al suo destino.
Neri Parenti riprende la fortunata (è il caso di dirlo) formula ad episodi comici indipendenti del suo precedente Colpi di fulmine dichiarando l’intenzione di proseguire nel franchising natalizio fin dal titolo. Ma anche in Colpi di fortuna l’unico episodio che funziona è quello affidato a Lillo e Greg, non a caso lasciato per ultimo, come in Colpi di fulmine. I due episodi precedenti, il primo in mano a Luca e Paolo, il secondo a Christian De Sica e Francesco Mandelli, sono puerili e scurrili come i vecchi cinepanettoni e mostrano la corda soprattutto a livello di sceneggiatura, nonostante il copione sia firmato da tre autori, oltre che dallo stesso Parenti. Colpi di fortuna fa riferimenti ad altro cinema, dal già citato Una notte da leoni a Edward Mani di Forbice, senza ereditare nulla dell’originalità di quei film, e riempie di gag escatologiche i numerosi vuoti comici. Onnipresente il product placement, così come il commento musicale da telefonia. Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu sacrificano al format la loro verve comica, Christian De Sica è evidentemente superiore al materiale a lui affidato, e Francesco Mandelli fa del suo meglio nel ruolo dello iettatore, costruendo una maschera lugubre e comicamente malinconica. Gli unici che riescono a dominare il franchising sono Lillo e Greg, che impongono al loro episodio la lunarità che li contraddistingue, strappando le uniche risate piene di Colpi di fortuna e muovendosi con grazia lungo il registro surreale intrinseco alla loro comicità. Ben assecondati dalla regia di Parenti, che quanto a tempi comici non è secondo a nessuno, Lillo e Greg trascinano Colpi di fortuna per la coda nel Ventunesimo secolo, evitando ad esempio di cadere nel sessismo gratuito che funesta gli episodi precedenti e confezionando l’unico vero omaggio cinematografico: la partita di tennis immaginaria alla Blow Up. |