Trama |
ohn Carter, cercatore d’oro ed ex soldato sudista, fuggendo dagli indiani e dall’esercito statunitense incappa in una figura misteriosa, uccisa la quale viene involontariamente teletrasportato su Marte, dove la diversa gravità gli conferisce forza e agilità superiori a tutte le diverse specie abitanti il pianeta. Subito coinvolto nelle lotte tra tribù per la supremazia, a causa dell’inconsapevole salvataggio della principessa del regno di Helium, l’alieno provenuto dalla Terra riuscirà a tornare sul pianeta d’origine solo quando il suo desiderio sarà diventato rimanere sul pianeta rosso.
Dopo aver catapultato i suoi personaggi su mondi alieni che stanno al di là dello steccato o dentro un asilo (Toy story e Toy story 3), sull’Himalaya (Monsters & Co.), dall’altra parte dell’oceano (Alla ricerca di Nemo) e attraverso lo spazio (Wall-E), Andrew Stanton stavolta va alla radice della sua ossessione per lo sradicamento e la scoperta del selvaggio portando al cinema la storia da cui tutto è partito. Quel “Sotto le lune di Marte”, primo romanzo della saga di Barsoom scritta da Edgar Rice Burroughs, che negli anni ’10 del secolo scorso ha gettato le basi del mito dell’essere umano catapultato di colpo in un mondo meno civile e più avventuroso del proprio. Un’idea narrativa che ha ispirato tantissimo cinema (da Il pianeta delle scimmie a Stargate) e non solo (è il modello non dichiarato del videogioco “Another World”). |
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